8. März 2006 in Italiano
Mons. Giordano: "Universalità della Chiesa" e preparazione al "confronto con l'Asia".
Londra (www.kath.net/AgenziaSIR)
Per rispondere alle sfide delle migrazioni e più in generale della globalizzazione siamo chiamati a riscoprire la cattolicità della Chiesa e la dimensione universale del Vangelo. Ma occorre anche guardare in prospettiva: tra dieci o ventanni la principale sfida per i cristiani non sarà quella dei rapporti con l'islam o il Medio Oriente, ma il confronto con lAsia, la sua cultura e i suoi numeri.
A dichiararlo al Sir, all'indomani del VI. Incontro a Corfù dei presidenti delle Conferenze episcopali del sud-est Europa, mons. Aldo Giordano, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (CCEE) che ha promosso levento. Tracciando un bilancio dellincontro, mons. Giordano si dice sorpreso per aver toccato con mano la grande presenza dei cattolici in Grecia, Paese a larghissima maggioranza ortodossa, che, insieme a quella degli iracheni, dimostra che la Grecia, come tutto il Medio Oriente, sta cambiando volto.
Ma si dice anche soddisfatto per i primi timidi accenni di scambi pastorali. Il Vangelo - afferma - crea ununica famiglia tra nazioni e popoli che non elimina i singoli volti ma, al contrario, valorizza le diversità. Per rispondere alle sfide della globalizzazione occorre, allora, riscoprirne e metterne in pratica questa dimensione universale. Un serio approfondimento della nostra fede - conclude mons. Giordano - ci renderà oltretutto capaci, nei prossimi decenni, di far sì che lincontro e il confronto con le grandi popolazioni dell'Asia non si traduca in rischio di scontri ma in opportunità.
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