Attentati USA, Bromuri: 'I kamikaze non sono martiri'

in Italiano


"Gli attentati in Usa rischiano di portare il gelo nel dialogo interreligioso".


(SIR)Lo ha dichiarato al Sir mons. Elio Bromuri, direttore de "La Voce", settimanale regionale umbro, ed esperto in dialogo interreligioso. A poche ore di distanza dalla tragedia di New York e Washington "già si sentono voci - ha continuato don Bromuri - critiche nei confronti di chi vuole tenere aperto un dialogo con coloro che lo rifiutano". Dopo questi tragici episodi "ci potrebbe essere una certa resistenza agli incontri interreligiosi, anche se restano l'unica possibilità per evitare la concatenazione della violenza". Occorre "distinguere e isolare i fondamentalisti dai sinceri credenti amanti di Dio e del prossimo".

Solo così è possibile "contestare il principio che i kamikaze siano dei veri martiri, mentre sono dei violenti pieni di odio che attentano alla vita di "innocenti, disposti per questo a distruggere anche se stessi". "In questo momento - ha concluso mons. Bromuri - è quanto mai necessario riscoprire attraverso il dialogo i germi profondi di religiosità, presenti in tutte le religioni, che impegnano di onorare Dio e il prossimo e di usare misericordia". Mentre "i politici ora cercheranno di rispondere con la forza a tanta violenza, i credenti devono cercare motivi stessi della violenza e indicare le vie per superarla".


© 0000 www.kath.net